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Dua Lipa con Don't start now ha colpito davvero tutti agli MTV EMA 2019. Il singolo della cantante britannica è l'apripista per album Future Nostalgia.

Dua Lipa con Don't start now sembra aver voluto trasformare in musica la frase “Gli esperimenti sono l’unica fonte di verità”, del filosofo, matematico e fisico Henri Poincaré. “Solo loro possono insegnarci qualcosa di nuovo e darci qualche certezza”. Non si riferiva solo agli esperimenti che gli scienziati conducono in laboratorio, ma anche alle esplorazioni che tutti noi possiamo fare nella nostra vita quotidiana.

Nel campo della discografia moderna quanto è importante sperimentare? È molto difficile trovare un qualcosa che assomigli vagamente ad una novità. Abbiamo sempre la sensazione di aver già sentito tutto e di non riuscire più a stupirci molto. Eppure qualcuno ci prova ancora, e quel qualcuno è Dua Lipa.

La cantante e modella inglese Dua Lipa (fonte: wikipedia.org)
La cantante e modella inglese Dua Lipa (fonte: wikipedia.org)

 

Non sto dicendo che ci riesca, attenzione. Ma sicuramente sta provando a portare una ventata d’aria fresca in un tugurio discografico che da tempo non vede miglioramenti.

Da quando ha esordito nel 2015, l’album di debutto omonimo di Dua Lipa è riuscito a superare le 4 milioni di copie vendute in tutto il mondo e 40 milioni di singoli. È ufficialmente l’album di un’artista femminile più streammato nella storia di Spotify, e non è l’unico record ad aver infranto. Dua Lipa è anche la più giovane artista femminile di sempre ad aver superato 1 miliardo di views su YouTube e ad aver vinto ben 3 Brits e 2 Grammys.

Una ragazza tanto brava quanto premiata dovrebbe continuare a stare in sella al cavallo vincente, e invece no. Punta al cambiamento, punta a fare qualcosa di diverso. Ha più volte detto, infatti, di volersi distaccare dal sound del lavoro precedente, ed ha definito il nuovo album "Future Nostalgia" altamente dance, con tantissimi elementi uptempo.
Ed è per chiudere il cerchio che Dua ha pubblicato questo attesissimo singolo.

Don’t Start Now è il primo singolo dell’album Future Nostalgia, ed è talmente ben fatto che sembra un pezzo prodotto dai compianti Daft Punk.

Un trionfo di sintetizzatori, clapping e campanacci piovuti dal cielo. C’è spazio anche per dei provvidenziali violini elettronici, che rendono l’atmosfera ancora più stilisticamente affine alla ball culture.

A proposito del brano, lei stessa spiega:

"Ho scelto di pubblicare questa canzone come prima in modo da chiudere un capitolo della mia vita ed iniziarne un altro. Verso una nuova fase con un nuovo sound! Tutto sta nell’andare avanti e non permettere mai a nessuno di mettersi di mezzo. Mi è sembrata anche una scelta naturale visto che l’ho realizzata con la stessa crew con cui ho fatto ‘New Rules’"

Dua Lipa in Don't start now (fonte: youtube.com)
Dua Lipa in Don't start now (fonte: youtube.com)

 

È una Dua Lipa ancora più forte di quella che abbiamo visto cantare in New Rules. Lo si sente dalla voce, sicura e potente, senza troppi gorgheggi all’Ariana Grande. Semplice, pulita, lineare. Sostenuta da una produzione super accattivante, ogni secondo del brano sembra valere la pena di essere ascoltato. È un brano che cresce, secondo dopo secondo, e che culmina in un vero amplesso acustico da dieci e lode. In continuità col successo sopra citato, la popstar di origini albanesi tira fuori dalla manica il suo poker vincente: un ex fidanzato spezzacuori da rimandare a quel paese. Sulla stessa scia, scrive un vero e proprio anthem da pronto soccorso cuori infranti, e vince perché trova sempre terreno fertile. D’altronde, chi non ha nell’armadio un ex da dimenticare?

E così, tra atmosfere anni ’80 e dance retró, Dua Lipa fa ballare e fa sorridere.

Protagonista assoluta degli MTV EMA 2019, canta e balla davanti ad una parete gialla di ballerine. Certo, niente che ricordi neanche vagamente i vecchi fasti degli European Music Contest di dieci anni fa, ma fa comunque la sua bella figura. Vocalmente impeccabile, fa emergere uno stile pro-queer che si manifesta di tanto in tanto con accenni di voguing durante tutta l’esibizione.

Don’t Start Now è musica da party, da ballo della scuola all’americana, da colonna sonora per scorribande sentimentali. È musica leggera, finalmente. E, sì, questo brano è quel che dico “sperimentale”. Niente di nuovo, niente di mai sentito. Un brano che occhieggia qua e là, nulla di troppo originale. Eppure, se consideriamo l’offerta musicale di questi tempi, Don’t Start Now è manna nel deserto. Dua Lipa prova a fare qualcosa che ora come ora non c’è, e che con tutta probabilità mancherà per molto.

Porta leggerezza nelle radio di mezzo mondo e segna un punto contro l’invasione dei trappers nel pop.



Antonella Maffei
Antonella Maffei

Editor della sezione musica

Violoncellista con una passione per la salsa, amo scrivere delle mie passoni e di quello che mi colpisce. In particolare di musica e concerti.