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Museo Gucci di Firenze, quello di Gucci è uno dei nomi più famosi della Moda Italiana, e proprio nel museo fiorentino si può meglio capire il perché.

Il Museo Gucci di Firenze si affaccia sulla splendida Piazza della Signoria, cuore del centro storico della città. È ospitato all’interno del Palazzo della Mercanzia, un edificio la cui storia è profondamente intrecciata con la città stessa.

Nome indissociabile della moda Italiana, Gucci non è semplicemente un nome qualunque nel mercato della moda di oggi. Simbolo di eleganza, tradizione e innovazione, Gucci oggi è punto di riferimento per tante altre marche, e la sua storia è raccontata straordinariamente nel suo Museo, situato a Firenze.

La storia di Gucci nel museo di Firenze

Il Museo Gucci di Firenze è ospitato all’interno del Palazzo della Mercanzia (fonte: wikimedia commons)
Il Museo Gucci di Firenze è ospitato all’interno del Palazzo della Mercanzia (fonte: wikimedia commons)

Fondato nel 1308, grazie ai commercianti di tessuto, ai produttori di lana e ai tessitori di seta della città, il palazzo divenne una base amministrativa sempre più potente che aiutò Firenze ad emergere come centro commerciale e culturale di spicco del Rinascimento europeo. Il Museo si estende su tre piani e ripercorre i 90 anni di storia della Maison, da azienda di articoli di pelletteria di grande qualità a leader del mercato dei beni di lusso.

Il museo racconta un po’ della storia di Guccio Gucci, fondatore della azienda specializzata in prodotti in pelle e un piccolo negozio di valigeria nella nativa Firenze, negli anni anni 20. Avendo lavorato all’estero, Gucci ha portato con sé l’elegante sensibilità della nobiltà inglese (con cui ha lavorato) e l’ha unita alla maestria unica della Italia, in particolare, la maestria degli artigiani toscani.

In pochi anni, il marchio ottiene abbastanza successo e i sofisticati clienti (la maggior parte di questi erano aristocratici del luogo con l’hobby dell’ippica) di varia provenienza, in vacanza a Firenze, affollano la bottega Gucci in cerca delle collezioni di borse, bauli, guanti, scarpe e cinture ispirate al mondo equestre. Le loro richieste di abbigliamento da equitazione spingono Gucci a sviluppare la sua esclusiva icona del morsetto, un simbolo intramontabile che da allora contraddistinguerà l’estetica della marca.

Negli anni ’40, quando la marca ha dovuto affrontare una carenza di materiali, durante i difficili anni della dittatura fascista in Italia e del secondo dopo-guerra, una delle più geniali innovazioni dei suoi artigiani è stata quella di brunire delle canne per creare il manico della nuova Borsa Bamboo, la cui curvatura laterale è ispirata alla forma della sella. Ingegnoso esempio del motto “la necessità è la madre delle invenzioni”, la Borsa Bamboo diviene la prima di molti prodotti simbolo di Gucci. Ancora oggi, è un prodotto molto ricercato e amatissimo da tutti. Nel Museo, la borsa ha una sala interamente dedicata a lei, che offre tantissimi esempi del modello e i disegni preparatori della sua creazione.

Negli anni ’60, i prodotti Gucci si affermano rapidamente per il design senza tempo e sono amati da star del cinema e personalità note per la loro eleganza nel mondo del jet set. Jackie Kennedy indossa la borsa a tracolla Gucci, oggi conosciuta come Jackie O.

Una delle meravigliose sale del Museo Gucci di Firenze (fonte: wikimedia commons)
Una delle meravigliose sale del Museo Gucci di Firenze (fonte: wikimedia commons)

Gucci risponde ad una richiesta personale di Grace Kelly con la creazione della famosa sciarpa di seta a motivi floreali chiamata Flora, realizzata espressamente per la principessa di Monaco, la quale oggi può essere apprezzata all’interno del Museo. La sala, nominata Flora, in omaggio alla sciarpa, è un viaggio tra i fiori delle quattro stagioni, con bacche, farfalle, libellule e insetti in un’illustrazione multicolore ricca di incanto e poesia. Tra i classici, Flora rinasce ad ogni stagione con la sua intramontabile potenza grafica ed evocativa. Immagine fiabesca e allo stesso tempo reale, reinventata sempre con passione, a volte accostata ad altri simboli Gucci come il bambù e il morsetto, compare su abiti, borse, accessori, gioielli e porcellane.

Ancora negli anni ’60, il classico mocassino Gucci con il dettaglio del morsetto entra a far parte della collezione permanente dell‘Istituto del Costume del Metropolitan Museum of Art di New York e anche a quest’icona è stata destinata una propria sala dentro il Museo di Firenze.

A metà degli anni ’60, Gucci adotta il leggendario logo con le due G incrociate, creando un altro simbolo dell’eccellenza Made in Italy. Nel 1981, Gucci organizza la sua prima sfilata di moda a Firenze.

Nel 1994, Tom Ford diventa direttore creativo di Gucci ed infonde nel marchio di lusso uno spirito audace e provocatorio che viene apprezzato dalle celebrità e dal mondo della moda, il che ha fatto risalire la quotazione il marchio, che stava per fallire. Per la sua enorme importanza nella storia della marca e per il suo ruolo cruciale nella rinascita del marchio sullo scenario italiano della Moda, a Ford è stata dedicata un’intera sala del museo, dove si ricorda il modo in cui l’imprenditore ha incoraggiato l’espressione individuale attraverso lo sviluppo di una nuova estetica Gucci, sensuale e originale. Il design delle sale e l’allestimento contribuiscono a creare un’atmosfera che richiama questa provocatoria sensualità.

Gucci ha raggiunto uno straordinario successo mondiale negli anni 2000 e grazie alla sua ricca tradizione, alla sua incomparabile eccellenza artigianale e al fascino di cui gode, il marchio ha creato collezioni che hanno riscosso grande successo sia della critica che commerciale e in questo decennio, le icone più note della Maison, tra cui il motivo Flora, le borse Jackie O e la Bamboo, vengono reinventate e riscoperte da nuovi estimatori. Gucci continua nel rafforzamento dei suoi valori sui quali ha costruito la propria reputazione in quasi 90 anni di storia: esclusività, qualità, made in Italy, artigianalità italiana e autorità nel campo della moda. Unica nel suo settore di riferimento, Gucci è in grado di rivendicare un posizionamento che bilancia modernità e tradizione, innovazione e artigianalità, trendsetting e sofisticazione.

Il Museo è un invito a chiunque voglia scoprire un po’ di più della storia del marchio essenzialmente fiorentino, ma anche per chi abbia intenzione di immergersi in un mondo affascinante di tradizione e innovazione, nel cuore del bellissimo capoluogo fiorentino.



Anna Magnini
Anna Magnini

Editor della sezione moda

Colori, strass e brillantini sono la mia passione. Amo visitare i mercatini dell'usato per cercare capi di abbigliamento vintage.