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Ok Boomer è il termine usato dalla Gen Z per manifestare la propria rivincita sulla vecchia generazione. Un fenomeno diventato virale in poco tempo.

Ok Boomer! è l’epiteto con cui si estrinseca il conflitto generazionale tra Baby boomer (tutti i nati tra la metà degli anni Quaranta e Sessanta) e Generazione Z (nati tra la fine degli anni Novanta e la fine dei primi anni 2000).

Ai discorsi retorici e alle prolisse paternali della più anziana generazione, la Gen Z risponde con una scrollata di spalle ed un ironico “Ok Boomer”, un’espressione concisa che sta a significare “certo, come no” e “stai al tuo posto (vecchietto)”. Questo perché i figli del boom economico post-seconda guerra mondiale non sembrano riconoscere le difficoltà attuali e future della nuova generazione, da quelle lavorative a quelle climatiche.

Dunque, gli Zoomers si sono stancati di sottostare alla ‘vecchia guardia’, di essere chiamati ‘pigri’ e che le loro battaglie vengano considerate futili. I nipoti si ribellano ai nonni e al loro modo condiscendente di parlare ai giovani e di minimizzare i loro problemi: da oggi tutte le frasi che iniziano con “Ai miei tempi…” sono bandite!

Significato di Ok Boomer

È stata la 25enne Chlöe Swarbrick a dare il via alla ‘Boomer-mania’. Mentre discuteva dei benefici della Zero Carbon Bill (un disegno di legge per eliminare le emissioni di CO2 entro il 2050), un membro del Parlamento ha tentato più volte di interromperla e l’ha infastidita con commenti sulla sua giovane età. Tuttavia, la parlamentare neozelandese del Green Party non si è lasciata influenzare e l’ha zittito con due semplici parole: “Ok, Boomer”.

Chlöe Swarbrick, la deputata neozelandese che ha dato il via al fenomeno Ok Boomer (fonte: wikipedia.org)
Chlöe Swarbrick, la deputata neozelandese che ha dato il via al fenomeno Ok Boomer (fonte: wikipedia.org)

 

Il video ha fatto il giro di internet e non ci è voluto molto affinché questa espressione diventasse protagonista di ironici video su TikTok, il social del momento. Poco dopo, sempre su TikTok, un uomo dai capelli bianchi con berretto da baseball e polo ha dichiarato che “Millennial (i nati tra il 1981 e il 1996( e Generazione Z hanno la sindrome di Peter Pan, non vogliono mai crescere“, scatenando la risposta di migliaia ragazzi a suon di creativi video di sfottò con la frase “Ok, Boomer”.

In poco tempo questo fenomeno virale è finito sulle pagine del New York Times – secondo cui questo episodio segna la fine dei rapporti civili fra le generazioni -, è poi rimbalzato su Twitter, dove la nuova generazione ne fa uso per rispondere a qualsiasi persona di età superiore ai 30 anni, ed è infine approdato come meme sulle altre piattaforme social.

Ok Boomer da meme a merce

Secondo i Boomer, la Gen Z sarebbe costituita da un branco di pigri e lagnosi giovani, ma Shannon O’Connor è la dimostrazione di come gli Zoomer – i nati nell’epoca digitale – sappiano sfruttare le occasioni in modo creativo e stando al passo con i tempi in cui vivono.

La 19enne Shannon O’Connor ha trasformato un meme virale in un fruttuoso esperimento di merchandising, vendendo felpe e t-shirt con il famoso slogan scritto nello stile “grazie” di una shopping bag e aggiungendo in piccolo “have a terrible day”. Dopo aver promosso la maglietta su TikTok, la ragazza ha ricevuto migliaia di ordini, per un ammontare di 10.000 dollari.

Le generazioni più anziane sono cresciute con una certa mentalità e abbiamo una prospettiva diversa. Molti di loro non credono nei cambiamenti climatici o non credono che le persone possano ottenere un lavoro con i capelli tinti, e molti di loro sono testardi. Gli adolescenti rispondono semplicemente: ‘Ok, boom’. È come se ti dimostrassimo che ti sbagli, che avremo ancora successo perché il mondo sta cambiando” – Shannon O’Connor.

Ok Boomer, il meme usato su una felpa (fonte: etsy.com)
Ok Boomer, il meme usato su una felpa (fonte: etsy.com)

 

Da questo prodotto virale di internet sono nati molti altri oggetti, la maggior parte venduti su Redbubble e Spreadshirt: cover per cellulare, lenzuola, adesivi e spille sono solo una parte di quello che potrete comprare

Nina Kasman è una studentessa di 18 anni che vende adesivi, calze, camicie, leggings, poster, bottiglie d’acqua, quaderni e biglietti d’auguri con la scritta ‘Ok boomer’. La giovane ha detto che mentre le generazioni più anziane hanno sempre guardato dall’alto in basso quelli più piccoli, lei e molti altri ragazzi credono che queste persone facciano del male ai giovani, perché “tutti nella Gen Z sono influenzati dalle scelte dei boomers, quelle che hanno fatto e stanno ancora facendo”.

Nella lotta “Boomers VS Zoomers” voi da che parte state? Siete pronti ad acquistare una felpa “Ok Boomer” oppure, come propone il The Guardian, pensate che sia il momento di sotterrare questo trend culturale?



Giada Bortoletti
Giada Bortoletti

Editor della sezione lifestyle

Tra una passeggiata nel parco e una lezione di fitness amo leggere romanzi di amore e guardare film a lieto fine. Una vita sempre in ritardo e di corsa.