Le bocche di Cattaro
Meglio conosciute come Kotor, le bocche di Cattaro si considerano impropriamente fiordi, mentre si tratta di valloni fluviali invasi dal mare. In ogni caso, con la loro profondità di 28 chilometri, sono insenature tra le più affascinanti e suggestive di tutto il Mediterraneo, nonché il punto più rientrante del Mare Adriatico. Qui, cime verdi e frastagliate si affacciano su uno specchio d’acqua color verde bottiglia, sul quale transitano navi delle dimensioni più variegate, dirette generalmente alla città montenegrina.
Il centro di Kotor

Il Castello di San Giovanni
Vagando per il centro storico, prima o poi ci si imbatte in una piccola stradina, che si distingue dalle altre solo per la presenza di tornelli e, generalmente, di qualche turista in fila. Pagando otto euro, senza troppe spiegazioni, si accede a un ripido e malconcio sentiero, che risale a zig zag la montagna a picco sull’acqua. Il percorso offre di frequente la possibilità di fare brevi deviazioni, per accedere a incredibili punti panoramici, chiese, cancelli e fortezze. Tuttavia, più si sale, meno le scale che segnano il percorso appaiono affidabili, e la certezza che si arriverà effettivamente da qualche parte comincia a vacillare.
1355 scalini dopo, tutta la fatica e la stanchezza svaniscono, nell’istante in cui ci si affaccia dalle rovine dell’antico castello medievale, e si contempla la magia di questa località: il mare cristallino, le alture colorite dalla flora, i tetti color mattone, le torri e i bastioni, che difesero la città durante la sua storia turbolenta, lasciati indietro durante la salita.
È uno dei pochi posti di cui è possibile cogliere tutta la maestosità, con un singolo sguardo.